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Ma come è possibile che - ancora dopo anni e anni di sperimentazione su modello animale, che ha portato a errori documentati, tragedie documentate (uno per tutti: il talidomide e la migliaia di nati focomelici), successi urlati al megafono e poi subito smentiti, farmaci commercializzati  e prescritti ai pazienti umani, in seguito ritirati dal commercio e poi riammessi e quindi ritirati nuovamente (cronassial ad esempio!), decessi o patologie da farmaco (lipobay - per citare solo gli ultimi), tutti rigorosamente sperimentati sugli animali come da copione, come è possibile che ancora la specie animale umana continui imperterrita a praticare, peggio a basarsi  su questo bluff!!! Sacrificando  - e in che terribili e atroci e lente agonie - innocenti creature con il risultato di portare ancora danno alla salute dell’uomo?
Il bluff continua perché tiene in piedi un business  miliardario che inoltre crea immagine e potere e che è ormai sostenuto da lobby fortissime (le multinazionali farmaceutiche) che impediscono che agli utenti arrivino i messaggi obiettivi, l’informazione corretta, le documentazioni che farebbero scendere la gente in piazza a difendere la propria vita come e più  di quanto è successo  contro la guerra in Irak.
E' vero che ogni tanto scoppia lo scandalo, i morti possono essere molto ingombranti… ma poi la gente dimentica…. quello che servirebbe alla scienza e all’umanità  oltre che agli animali tutti, di affezione e non, è un manipolo di politici doc.,  deciso a  denunciare sistematicamente gli errori/orrori della sperimentazione animale fino al trionfo della scienza, delle metodologie scientifiche che esistono e sono ormai sicure, attendibili, risolutive.
Invece ancor oggi/ancora  in occasione  dei vari presidi davanti a pharmacia - poche righe sono state concesse a noi antivivisezionisti e alle nostre ragioni (anche se erano medici e di chiara fama a dichiararle e si  è dedicato ampio spazio senza diritto di replica, alle  solite scontate /ripetitive affermazioni  di chi continua - con ostinazione - a  negare  fatti evidenti ripetendo concetti  già dimostrati  non validi da decenni, continua a miracolare i risultati  che produrrebbero sull’uomo benefici immensi, fa  pensare che - se non si sperimentasse sull’animale - si dovrebbe sperimentare sull’uomo - ben gurdandosi dal confessare la verità e che cioè l’animale nella sperimentazione è solo un alibi alla sperimentazione sull’uomo la quale sola è INDISPENSABILE.
Si ammette è vero di procurare dolore e morte (si tacciono i particolari ovviamente/niente corde vocali recise/ sempre  l’animale è sotto anestesia anzi curato con amore dai suoi vivisettori/niente si riferisce  dei conigli immobilizzati mentre gli acidi gli corrodono le cornee ecc.!!)
ma è tutto fatto per amore della scienza e dell’umanità!!
Tralascio ogni considerazione morale. È  evidente che la crudeltà non può essere un fatto morale: “ricerca senza sofferenza si può, si deve  per amore della scienza”.
È scritto nel nostro logo, ma veniamo all’aspetto scientifico: alcuni dicono  che gli animali sono simili all’uomo. Vero. Infatti anche l’uomo è un animale. E’ però vero  che gli altri animali  sono diversi dall’uomo geneticamente. Non ce n’è uno che sia uguale all’uomo. Gorilla e scimpanzé sono i più vicini a noi geneticamente. Pensate siano eguali a noi?Assolutamente no - diversi  i geni - e i rapporti fra i geni - diversa la reattività - il metabolismo - la sensibilità a certe malattie - la resistenza ecc. ecc.
L’uomo non si ammala del mal rosso dei suini e le scimmie non si ammalano di Aids con lo stesso virus dell’uomo: il che spiega il fallimento  delle sperimentazioni su scimmie. Basta che in un gene umano si sostituisca  un aminoacido ad un altro – per esempio Valina con Acido Glutammico perché la persona, anziché normale, diventi malato. Fra noi  e qualunque altro animale c’è ben più di un aminoacido e ben più di un singolo gene diverso. Questa differenza fa sì che non esista  “certezza” nei risultati  ottenuti sperimentalmente su animali.
In questo contesto non è senz’altro necessario ricordare - d’altra parte non ce ne sarebbe comunque il tempo - le numerose testimonianze scientifiche dell’inutilità  della ricerca  sugli animali/della non applicabilità all’uomo dei risultati perseguiti sugli animali, anche sui primati/quelli che potrebbero sembrare più simili all’uomo/dell’ostacolo che troppo spesso la sperimentazione animale è stata per il progresso scientifico-
Basteranno  pertanto pochi accenni, sicuramente noti a tutti:
Il clofibrato, innocuo negli animali, in cui riduce il tasso di colesterolo nel sangue di circa il 20% - se ne sono venduti per anni quantità esagerate: peccato che nell’uomo non solo riduce di poco il tasso ematico del colesterolo ma fa aumentare il rischio di infarto miocardio - danneggia il fegato - il sistema biliare e il canale digerente - talvolta in modo mortale(i farmaci contenenti clofibrato sono stati ritirati dal commercio nel 1979).
Persino il dicrocoelium dendriticum sa distinguere, tra gli animali, quelli adatti ad ospitare se stesso (come verme adulto) da quelli adatti alle proprie larve (cartarie/metacercarie).
Il parassita infatti nello stadio adulto vive nell’intestino di un erbivoro (occasionalmente nell’uomo), le uova cadono, con gli escrementi, nell’acqua, vengono ingerite da una lumaca e si trasformano in larve: queste vengono emesse sull’erba, ingerite da una formica e trasformate in metacervarie - la formica viene ingerita da un erbivoro e si trasforma in verme adulto e il ciclo ricomincia -
Un parassita ci dà insomma una lezione sul fatto che un animale non vale l’altro, solo i nostri ricercatori /ovviamente quelli ostinati a difendere la sperimentazione su modello animale/ appaiono ciechi e sordi davanti alle continue conferme  ed evidenze  cui non possono sottrarsi nella prassi del loro abituale lavoro.

 

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