PETIZIONE

 La Regione Liguria/Il Comune di Genova/dicano no alla vivisezione

Noi sottoscritti cittadini

  Considerata  l’evoluzione culturale e tecnologica   per cui da tempo è possibile fare   OBIEZIONE DI COSCIENZA alla SPERIMENTAZIONE DIDATTICA su modello ANIMALE  vantaggiosamente sostituita  con metodiche scientificamente avanzate

Considerate le conseguenze – anche in tempi recenti(caso lipobay)- spesso letali -causate dalla somministrazione all’uomo di farmaci  testati tramite sperimentazione animale

  Considerata l’evoluzione tecnologica che rende ormai inutile e superata  quand’anche non dannosa tale RIPUGNANTE ed  eticamente inaccettabile pratica

  Considerato il giudizio negativo di buona parte della letteratura scientifica mondiale che considera un alibi fuorviante  per la ricerca scientifica gli attuali protocolli di  sperimentazione animale e vivisezione

 

Considerate le tesi  scientifiche- da tempo - sostenute  e documentate dai  medici LIMAV –Lega Internazionale Medici Contro La Vivisezione-

  Considerata infine  comunque non ulteriormente sostenibile  ed accettabile  una pratica di violenza e morte sul più debole   in evidente contrasto con qualsiasi etica  e morale sia    filosofica  che  religiosa  nonché VERGOGNA per il genere umano

di dire NO a VIVISEZIONE e SPERIMENTAZIONE ANIMALE sul territorio LIGURE

nome……………….cognome……………..via………………………….città……………….firma

 

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PETIZIONE

Al Ministero della Salute
All'Istituto Superiore di Sanità

I SOTTOSCRITTI CITTADINI, CONSIDERATO CHE:

CHIEDONO

“L’INSERIMENTO DEL CAVALLO FRA GLI ANIMALI DA AFFEZIONE”

noi sottoscritti:

 

PETIZIONE

Di fronte alla riapertura della caccia al fringuello in deroga alle direttive comunitarie che tutelano questa specie, i sottoscritti cittadini si ritengono lesi in quello che è il loro diritto a veder assicurata una adeguata tutela dell’ambiente e della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello stato e quindi di tutta la collettività. L’apertura della caccia al fringuello rappresenta da parte della Regione Toscana un ritorno indietro di 20 anni con la riapertura della caccia ai piccoli uccelli e costituisce uno stravolgimento della direttiva comunitaria, che prevede con esattezza le motivazioni e i criteri che devono stare alla base di eventuali deroghe, motivazioni e criteri che non possono comprendere la caccia a scopo ‘ricreativo’ come vorrebbero i cacciatori.

Si chiede quindi al Difensore Civico e al Presidente della Regione di intervenire perché sia ristabilita la giusta tutela della fauna selvatica e la corretta applicazione delle norme comunitarie fermando qualsiasi ipotesi di caccia al fringuello o altra simile disapplicazione della Direttiva Comunitaria che tutela gli uccelli selvatici (Dir. 409/79).

Si chiede altresì al Presidente della Regione:

·         che si proceda rapidamente verso la complessiva protezione degli uccelli migratori, a partire dalle specie più minacciate, garantendo allo stesso tempo l’effettiva protezione delle rotte di migrazione, a tutt’oggi gravemente inadeguata e carente.

·         che sia vietato l’utilizzo dei richiami vivi, pratica barbara e crudele che sottopone gli uccelli utilizzati come richiami a inenarrabili sofferenze e maltrattamenti e determina un grave aumento dell’impatto della caccia sulle popolazioni in migrazione.

·         che si dica un forte e irrevocabile no a qualsiasi ipotesi di apertura della caccia nelle aree protette e no a qualsiasi ipotesi di revisione delle norme attuali nell’ottica di una liberalizzazione ulteriore della caccia, come prospettato in alcune recenti proposte emerse a livello parlamentare e dell’attuale Governo.

·         che su qualsiasi decisione in merito alla lista delle specie cacciabili, ai periodi e alle modalità di prelievo sia assicurato il rispetto dei limiti imposti dalle norme nazionali e internazionali e inoltre sia previsto il parere obbligatorio e vincolante dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, organismo di consulenza scientifica "sopra le parti".

Cognome e Nome Indirizzo di residenza (città, via, numero) Data di nascita Firma
 

 

     
 

 

     
       
       
 

 

     

Gli enti promotori della petizione garantiscono la massima riservatezza dei dati da Lei comunicati in questo modulo e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a WWF Toscana v. S.Anna 3 - 50129 Firenze o LIPU Toscana v. S.Gallo 32 – 50129 Firenze. I suoi dati potranno essere utilizzati esclusivamente a fini istituzionali (l